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Anticipo TFS: di cosa si tratta?

Per prima cosa vediamo cos’è il TFS. Con l’articolo 4, commi 4 e 5, del D.L. 185/2008, il trattamento di fine rapporto (TFR) per i lavoratori del settore privato è stato esteso anche ai dipendenti pubblici: in questo caso si parla infatti di trattamento di fine servizio (TFS). Ecco spiegato cos’è il TFS. In pratica, è l’indennità corrisposta alla fine del rapporto di lavoro per coloro che hanno prestato servizio presso la pubblica amministrazione. Questa indennità viene corrisposta d’ufficio, quindi il neo pensionato non deve prestare istanze particolari per accedervi. Il problema però, arriva quando si definiscono i tempi di attesa per ricevere il TFS. Infatti la legge prevede che, in alcune circostanze, i tempi di erogazione variano dai 12 ai 36 mesi, un tempo abbastanza lungo che pone in difficoltà il neo pensionato quando ha la necessità di ricevere subito la somma dovuta. Diventa quindi importante richiedere l’anticipo del TFS. Come? Grazie all’intervento degli istituti finanziari che garantiscono l’importo in tempi immediati.
Prima di illustrare questo servizio offerto dagli istituti finanziari, analizziamo nel dettaglio i tempi di erogazione e quindi le difficoltà per il neo pensionato, in modo da capire in profondità le reali motivazioni che spingono un neo pensionato a richiedere l’anticipo TFS.

Anticipo TFS: quali sono i tempi di erogazione del TFS?

Ad oggi i neo pensionati, in base alla legge di stabilità del 2014 (articolo 1 comma 484, legge 27 dicembre 2013, n. 147), possono accedere al TFS attraverso le seguenti modalità:

– In unica soluzione, se l’importo totale lordo è pari o inferiore a 50.000 euro;
– In due rate annuali, se la somma è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro (due rate pari a 50.000 euro ciascuna);
– In tre rate annuali, se l’importo totale supera i 100.000 euro.

Inoltre i termini di pagamento variano in base alle cause di cessazione del rapporto di lavoro:

– Entro 105 giorni in caso di cessazione dal servizio per inabilità o per decesso
– Non prima di 12 mesi se la cessazione del contratto avviene per il raggiungimento dell’età pensionistica
– Non prima di 24 mesi dalla cessazione per tutti gli altri casi (dimissioni volontarie con o senza diritto a pensione, licenziamento, destituzione dall’impiego ecc.)

In sostanza, i pensionati italiani devono attendere un periodo piuttosto lungo per ricevere la buonuscita dall’INPS (ente pensionistico). Quindi, come ottenere subito il TFS? Scopriamolo insieme.

Anticipo TFS: come ottenerlo?

Oggi è possibile ottenere l’anticipo TFS grazie all’intervento degli istituti finanziari che offrono un servizio molto interessante: la possibilità di ottenere da subito fino al 100% del TFS maturato. In pratica, l’istituto anticipa il TFS con un prestito che viene subito erogato in un’unica soluzione mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al neo pensionato. Ma quali sono le modalità di rimborso del prestito? Molto semplice: la restituzione avviene mediante incasso diretto da parte della Banca delle rate del TFS liquidate dall’INPS. Ma quale documentazione è richiesta per ottenere l’anticipo? Per avviare la pratica sono necessari soltanto:

– Il documento di riconoscimento
– Il Codice fiscale o Tessera sanitaria
– Il Cedolino della pensione, busta paga o CUD
– Il Certificato TFS in corso di validità